Un gruppo di professionisti della Asl di Teramo ha realizzato uno studio approfondito sull’impatto che ha avuto la pandemia sulla salute mentale degli infermieri dell’azienda teramana. Il dato che ne emerge, dal confronto degli altri studi italiani pubblicati, è meno allarmante di tante altre realtà.
“Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricerca sul benessere lavorativo fortemente voluto dalle direzioni generale, sanitaria e delle professioni Infermieristiche e ha dimostrato come, anche in presenza di una terribile pandemia nella sua terza ondata, quest’ultima non abbia indebolito lo spirito di corpo con cui quotidianamente si sono affrontate le situazioni più critiche. Anche se, ovviamente, qualcuno più fragile ne ha risentito in modo maggiore, non vi è stato un aumento delle consultazioni psichiatriche per burnout o depressione, segno che la resilienza di gruppo sostiene anche chi è più fragile psicologicamente” dichiara Domenico De Berardis direttore del dipartimento di Salute Mentale.
“Un buon lavoro di squadra ha prodotto positivi risultati sulla qualità del lavoro ospedaliero e anche il lato umano non è stato sottovalutato” dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia.
Lo studio è stato pubblicato su un sito internet internazionale di alto valore scientifico ma la ricerca continua e presto sarà disponibile anche l’impatto della pandemia sul personale medico.