Informazioni generali sul Dipartimento di Salute Mentale
Dott. Domenico De Berardis
Il Dipartimento di Salute Mentale è una macro articolazione dell’Azienda Sanitaria Locale che è prevista e regolata in via specifica e primaria dalla normativa nazionale in materia sanitaria. É l´insieme delle strutture e dei servizi che hanno il compito di prevenire, curare, assistere e tutelare i pazienti con disturbi della salute mentale nel territorio di ogni A.S.L.
Il D.S.M. eroga numerosi servizi, che si concretano in prestazioni di varia natura:
- ricoveri per acuti, prestazioni ambulatoriali (visita psichiatrica, colloquio e tests psicologici, psicoterapia, terapie di riabilitazione psichiatrica), supporto sociale, colloqui familiari, valutazioni e colloqui in èquipe, assistenza domiciliare psichiatrica, percorsi individualizzati per ambiti progettuali specifici, attività riabilitative a ciclo diurno etc.
L’accesso del cittadino-utente al D.S.M. comporta di norma la cd. “presa in carico” del medesimo presso il Centro di Salute Mentale territorialmente competente secondo residenza, che da quel momento valuta i suoi bisogni e determina un percorso individualizzato di prevenzione, cura e riabilitazione.
Per altri versi, in caso di fase acuta, il servizio che viene reso all’utenza è di carattere prettamente ospedaliero, si attua in regime di ricovero e mira al superamento della fase di acuzie fino alla dimissione ed inserimento nei percorsi più idonei per l’utente, previa presa carico del Centro di Salute Mentale competente in base al Comune di residenza.
Di seguito sono elencati i molteplici servizi sanitari e socio-sanitari offerti dal D.S.M.:
- Assistenza sul territorio, ambulatoriale e riabilitativa: i Centri di Salute Mentale (C.S.M.), che hanno competenza territoriale in base all’area distrettuale di riferimento e provvedono, oltre all’erogazione diretta di svariate prestazioni, al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali che afferiscano al proprio territorio ed alla propria competenza;
- Strutture Semiresidenziali per l´assistenza a ciclo diurno: Centri Diurni psichiatrici (C.D.);
- Servizi Residenziali: strutture residenziali psichiatriche (SRP) distinte in case famiglia, comunità terapeutiche, residenze terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative e protette;
- Servizi Ospedalieri: I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (S.P.D.C.);
- Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza;
- Ambulatori di Psicogeriatria (Centri UVA) presso ogni C.S.M.;
- Assistenza Domiciliare Psichiatrica.
Il Centro di Salute Mentale
Costituisce il primo riferimento per i cittadini con disagio psichico. Coordina nell´ambito territoriale tutti gli interventi di prevenzione, cura, riabilitazione per i cittadini che presentino patologie psichiatriche.
Al Centro fa capo un équipe multiprofessionale costituita almeno da uno psichiatra, uno psicologo, un assistente sociale e un infermiere professionale.
II C.S.M. opera presso sedi ambulatoriali ed assicura, in casi di necessità e quando lo ritenga opportuno, interventi domiciliari o in altri luoghi di vita. Si accede rivolgendosi direttamente alla struttura, su richiesta del Medico di base o di Medico Psichiatra del servizio pubblico. Nei casi in cui la situazione richieda una valutazione più articolata del bisogno, l’accesso al C.S.M. può conseguire all’orientamento determinato in tal senso dal Punto Unico di Accesso (P.U.A.) che opera presso i Distretti Sanitari di Base della A.S.L.
A fronte di patologia strutturata in modo complesso il C.S.M. procede alla cd. presa in carico del paziente, che comporta la predisposizione di un Progetto Terapeutico individualizzato che formalizza la cura, definisce la durata, individua gli obiettivi ed include la verifica degli esiti.
L’accesso al C.S.M. può tradursi anche in una mera consulenza, dunque prevedere una valutazione alla quale non necessariamente consegue una presa in cura specialistica.
Il Centro di Salute Mentale assicura i seguenti interventi:
- Trattamenti psichiatrici e psicoterapie, interventi sociali, inserimenti dei pazienti in Centri Diurni, Day Hospital strutture residenziali, ricoveri, trattamenti sanitari (terapia infusionale);
- Attività diagnostiche con visite psichiatriche, colloqui psicologici per la definizione di appropriati programmi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi nell´ottica dell´approccio integrato, con interventi ambulatoriali, domiciliari, di rete e residenziali nella strategia della continuità terapeutica;
• Attività di raccordo con i Medici di Medicina Generale, per fornire consulenza psichiatrica e per condurre, in collaborazione, progetti terapeutici e attività formativa. In alcuni C.S.M. è attiva anche una linea telefonica dedicata ai MMG per counseling, durante l´orario di apertura; - Consulenza specialistica per i servizi "di confine" (alcolismo, tossicodipendenze ecc.) , nonchè per le strutture residenziali per anziani e per disabili;
- Ambulatorio di Psicogeriatria (Centro UVA);
- Attività di filtro ai ricoveri e di controllo della degenza nelle case di cura neuropsichiatriche private accreditate, al fine di assicurare la continuità terapeutica;
- Valutazione ai fini del miglioramento continuo della qualità delle pratiche e delle procedure adottate;
- Intese e accordi di programma con i Comuni per, tra l´altro, inserimenti lavorativi degli utenti psichiatrici, affido etero-familiare ed assistenza domiciliare;
- Collaborazione con gli enti locali e della rete territoriale, associazioni, scuole, cooperative sociali.
Il C.S.M. è attivo, per interventi ambulatoriale e/o domiciliari, di norma per 12 ore al giorno, per 6 giorni alla settimana. In caso di urgenza, negli orari di chiusura del servizio, i cittadini possono rivolgersi al Pronto Soccorso.
Strutture residenziali e semiresidenziali
Le strutture residenziali psichiatriche del D.S.M.
Trattasi di strutture extra-ospedaliere in cui si svolge una parte del programma terapeutico-riabilitativo per i cittadini con disagio psichico che siano stati inseriti in esse dal C.S.M. con un programma personalizzato e periodicamente verificato.
Il carattere residenziale ne denota la funzionalità in regime giornaliero pieno, con possibilità per l’utente di vivere in esse una dimensione comunitaria o coabitativa.
Le residenze psichiatriche hanno lo scopo di offrire una rete di rapporti e di opportunità emancipative, all´interno di specifiche attività riabilitative, quindi non vanno intese come soluzione abitativa. Esse accolgono pazienti gravi che necessitano di progetti terapeutici riabilitativi complessi e pazienti con patologia clinica sub-acuta cronica, attuando progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati con l´obiettivo di raggiungere il massimo livello di autonomia possibile.
Le residenze psichiatriche sono differenziate in base all´intensità di assistenza sanitaria (24 ore, 12 ore, fasce orarie) e non hanno più di 20 posti. Sono collocate in località urbanizzate o facilmente accessibili per prevenire ogni forma di isolamento delle persone che vi sono ospitate e per favorire lo scambio sociale.
Tutte le strutture residenziali operanti nel territorio della ASL di Teramo sono sotto la gestione del D.S.M. ed assicurano la loro funzionalità attraverso l’intervento del personale dipendente e/o mediante i servizi forniti dalle ditte appaltatrici (essenzialmente cooperative sociali) in base a specifici capitolati d’appalto.
Si accede su autorizzazione del D.S.M. o del C.S.M. nel cui territorio di competenza è posta la struttura, previo esperimento di tutte le procedure previste dalla normativa regionale e conseguenziale accesso a valutazione multidimensionale operata dalla competente U.V.M. (Unità di Valutazione Multidimensionale) distrettuale.
Le tipologie residenziali che attualmente operano nel D.S.M. sono le seguenti:
Comunità Terapeutica (SRP2)
Struttura di tipo comunitario con un livello medio di protezione e di intervento riabilitativo, che si rivolge a pazienti che versano in fase non acuta o subacuta della malattia, con una perdita parziale della propria autonomia. Trattasi di pazienti con abilità ed autonomie comunque sufficientemente conservate, che necessitano di programmi riabilitativi di mantenimento a carattere estensivo a medio-lungo termine e che non sono totalmente in grado di provvedere a se stessi e temporaneamente impossibilitati a rientrare in famiglia. Sono esclusi i casi con problemi correlati ad abuso cronico di sostanze.
Operano nella struttura le seguenti figure professionali:
Medico Psichiatra, Psicologo, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Educatore professionale, Infermiere
Assistente sociale, Operatore socio sanitario, Operatore tecnico ausiliario.
Le attività svolte prevedono sia quelle di valenza più direttamente terapeutica sia quelle di tipo espressivo-relazionale. In particolare:
- valutazione delle problematiche cliniche, verifica della pianificazione e dei progetti riabilitativi individualizzati.
- interventi mirati sul paziente che incidano sulle aree di funzionamento conservate e quelle più deficitarie, preservando e potenziando le abilità residue, attuate anche in equipe: colloqui psichiatrici individuali, audit familiare, psicoterapia, attività psicoeducazionale, riabilitazione psichiatrica e psicosociale individuale individuali e di gruppo, riabilitazione psichiatrica e psicosociale individuale e di gruppo.
- attività psico-educazionale di gruppo, interventi di carattere educativo, riabilitazione psichiatrica e psicosociale individuale e di gruppo, assistenza infermieristica generale, somministrazione della terapia
- sostegno all’utente per la costruzione e/o consolidamento della rete territoriale, sociale e familiare, interventi di promozione e supporto al reinserimento psico-sociale, aiuto nel disbrigo di pratiche personali.
Casa Famiglia (SRP3.1)
La struttura è rivolta a utenti con sufficiente grado di autonomia ed un buon grado di funzionamento personale e sociale, che necessitano di un trattamento riabilitativo psico-sociale di media intensità, finalizzato a consolidare le abilità recuperate e/o acquisite e ad esporre le attitudini e le risorse personali in un contesto diretto progressivamente alla completa autonomia e al reinserimento sociale. Gli utenti inseriti presentano un quadro clinico stabilizzato ed una sufficiente compliance alla terapia. Sono esclusi gli utenti che presentano problematiche legate alle dipendenze patologiche e/o ritardo mentale.
Operano nella struttura le seguenti figure professionali:
Medico Psichiatra, Psicologo, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Educatore professionale, Infermiere
Assistente sociale, Operatore socio sanitario, Maestro d’arte.
Le attività svolte, sia terapeutiche che espressivo-relazionali, sono determinate dall’obiettivo del reinserimento sociale, con un’evidente finalizzazione psico-socio-riabilitativa:
- verifica della pianificazione e dei programmi individualizzati, secondo costante monitoraggio;
- colloqui individuali, psicoterapia, attività psicoeducazionali individuali e di gruppo anche in equipe, riabilitazione psichiatrica e psicosociale individuale e di gruppo, interventi educativi finalizzati su obiettivi specifici anche in equipe, assistenza infermieristica generale, somministrazione della terapia e/o sostegno nella auto-somministrazione dell’utente, attività in setting di gruppo finalizzate al recupero e/o consolidamento delle capacità relazionali ed espressivo-emotive degli utenti, variamente caratterizzate, in collaborazione con l’equipe professionale (es. arteterapia);
- sostegno per la costruzione e/o consolidamento della rete territoriale, sociale e familiare, con interventi di promozione al reinserimento, dalla pulizia dei locali alla cura personale ed alla preparazione dei pasti, dal sostegno nelle attività quotidiane all’aiuto per il disbrigo di pratiche personali;
Gruppo appartamento di convivenza (SRP3.2)
Trattasi di struttura socio-riabilitativa a basso grado di trattamento sanitario che si rivolge ad utenti clinicamente stabilizzati, con buon grado di funzionamento personale e sociale, residenti nei Comuni dell’ambito territoriale del D.S.M. e che già seguono un programma riabilitativo presso i servizi dello stesso. Può rappresentare l’ultima soluzione residenziale finalizzata al rientro in un’abitazione autonoma per coloro che hanno iniziato e concluso un percorso riabilitativo in comunità terapeutica o che necessitano di sperimentare forme di autogestione abitativa: può infatti trattarsi di utenti che hanno effettuato un percorso in residenze a maggiore intensità psico-socio-riabilitativa oppure che, pur non presentando pregresse esperienze residenziali, necessitano di una soluzione abitativa con supporto psico-educativo a bassa intensità La permanenza ha una durata variabile, determinata dalle esigenze dei singoli progetti.
Operano nella struttura le seguenti figure professionali:
Medico Psichiatra, Psicologo, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Educatore professionale, Assistente sociale, Operatore socio sanitario, Operatore tecnico ausiliario.
Le attività sono caratterizzate da un preminente profilo socio-riabilitativo e di supporto per l’’integrazione sociale:
- monitoraggio e verifica dello stato psicopatologico dell’utente, al fine di mantenerne la condizione di stabilizzazione clinica, osservazione delle dinamiche di gruppo all’interno della struttura e dei singoli utenti con le rispettive famiglie e con la rete amicale e di vicinato;
- attività riabilitative con connotazioni essenzialmente risocializzanti, di organizzazione del sostegno dell’utente relativamente all’area sociale ed al disbrigo delle pratiche amministrative e/o burocratiche, assistenza di base per supporto pulizia e preparazione pasti.
Comunità Alloggio
Trattasi di strutture che sono sorte, nelle caratteristiche e nella primaria mission, per le esigenze di ricollocazione di quegli utenti che derivavano dalla esperienza dell’ex Ospedale Psichiatrico, il cui funzionamento è ispirato al progetto “Dimissioni” delle linee guida ministeriali per la chiusura degli ospedali psichiatrici. Per tale caratteristica la loro funzione è destinata ad un lento, inesorabile esaurimento, dal momento che le attuali prospettive assistenziali e riabilitative in materia di salute mentale conducono alla definitiva superfluità di strutture con simili caratteristiche, privilegiando la confluenza in diversa residenzialità.
Le Comunità in questione si rivolgono ad ospiti di età relativamente avanzata, che presentano una declamata cronicità, senza evidenti margini nelle possibilità riabilitative. In esse risulta prevalente il carattere di assistenzialità e supporto personale. Gli ospiti devono essere in possesso di un reddito minimo (pensioni, indennità di accompagnamento etc.) utile alle spese personali ed all’assistenza integrativa prevista dalla normativa in materia.
Sono esclusi soggetti con ritardo mentale o con disturbi prevalentemente affettivi.
Il profilo di utenza considera ospiti stabilizzati parzialmente autonomi, che necessitano di supporto ed assistenza finalizzati al mantenimento delle abilità, quindi del grado di funzionamento personale e sociale. Tra le essenziali funzioni della struttura vi è quella di supplire all’assenza di risorse familiari spesso riscontrabile in tale tipo di utenza: ciò accentua lo scopo abitativo, pertanto il progetto perseguito non prevede dimissioni che non siano finalizzate allo sbocco in soluzioni adeguate all’avanzamento dell’età ed al grado di assistenzialità progressivamente crescente (RSA, RA, Hospice etc.).
Le strutture semiresidenziali – il Centro Diurno psichiatrico
Struttura semiresidenziale con funzioni terapeutico-riabilitative che è presente in ogni Centro di Salute Mentale del D.S.M. della A.S.L. di Teramo, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente.
Il Centro Diurno è aperto di norma 8 ore al giorno per 6 giorni a settimana.
Tutti i Centri Diurni operanti nel territorio della ASL di Teramo rientrano nel D.S.M. ed assicurano la loro funzionalità attraverso l’intervento del personale dipendente e/o mediante i servizi forniti dalle ditte appaltatrici (essenzialmente cooperative sociali) in base a specifici capitolati d’appalto.
Le modalità operative delle strutture in questione garantiscono la continuità della presa in carico secondo gli standard nazionali.
I Centri Diurni perseguono finalità tipicamente psico-socio-riabilitative ed operano secondo progetti terapeutici individualizzati predisposti per ciascun utente dal C.S.M. di appartenenza, accogliendo pazienti gravi nell´arco delle ore diurne. Attuano progetti terapeutico riabilitativi specifici con l´obiettivo di fare acquisire, mantenere, e/o consolidare abilità relazionali che consentano la vita nel contesto abituale di riferimento (famiglia, gruppo appartamento, altro). I Centri Diurni consentono di attuare i percorsi terapeutici, di sperimentare e apprendere abilità nelle cura di sé, nelle attività della vita quotidiana e nelle relazioni interpersonali individuali e di gruppo, anche ai fini dell´inserimento lavorativo.
Si accede su autorizzazione del D.S.M. o del C.S.M. nel cui territorio di competenza è posta la struttura, previo esperimento di tutte le procedure previste dalla normativa regionale e conseguenziale accesso a valutazione multidimensionale operata dalla competente U.V.M. (Unità di Valutazione Multidimensionale) distrettuale.