E’ ormai un fatto assodato che quando il dolore perde la sua funzione di campanello d’allarme di una condizione patologica, ma diventa persistente per un tempo prolungato (indicativamente da 6 mesi in poi) deve essere definito esso stesso una malattia.
Il dolore non deve essere considerato come una condizione ineluttabile, ma esso può e deve essere trattato.
La legge 38 del 15 marzo 2010 ha segnato un importante passo avanti per tutti i malati di dolore.
Si tratta di una legge che, per la prima volta, tutela e garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato.
“È tutelato e garantito, in particolare, l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, […] al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze […] le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapia del dolore assicurano un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei seguenti princìpi fondamentali:
a) tutela della dignità e dell’autonomia del malato, senza alcuna discriminazione
b) tutela e promozione della qualità della vita fino al suo termine
c) adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia
Per la prescrizione, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, di farmaci […] per il trattamento di pazienti affetti da dolore severo […] può essere utilizzato il ricettario del Servizio Sanitario Nazionale […]”
Dalla promulgazione di questa Legge, è diventato d’obbligo per i medici misurare il dolore e garantire ai pazienti le terapie appropriate per eliminarlo. Il dolore è diventato il 5° parametro vitale da inserire obbligatoriamente nella cartella clinica di tutti i pazienti ricoverati in ospedale, insieme a pressione arteriosa – battito cardiaco – temperatura corporea e frequenza respiratoria.
TERAPIA DEL DOLORE
Alla Terapia del Dolore si accede su richiesta del Medico di medicina generale o di altro specialista ospedaliero e territoriale con prenotazione al CUP presso:
Ospedale di Teramo
LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELLA ASL DI TERAMO
La ASL di Teramo ha creato una Rete di Cure palliative organizzata in Hospice, assistenza domiciliare palliativa ed attività di consulenza palliativa.
Alla Rete di Cure palliative si accede su richiesta del Medico di medicina generale o di altro specialista ospedaliero e territoriale da inoltrarsi al Punto Unico di Accesso del Distretto Sanitario di competenza o, in caso di sola consulenza, all’Hospice.
PALLIAZIONE DOMICILIARE
L’assistenza domiciliare rappresenta la sede d’intervento privilegiata e preferita nel 75-85% dei casi, e quindi le cure domiciliari risultano la modalità di assistenza più accessibile e gradita dai malati nell’offerta palliativa.
La Rete delle cure Palliative è composta quindi da differenti modalità assistenziali, per garantire il più adeguato “accompagnamento” alla fine della vita del paziente.
L’assistenza viene erogata con il supporto di specifiche équipe multiprofessionali e multidisciplinari.
Per ulteriori informazioni consultare la scheda relativa all’interno della Carta dei Servizi Sanitari